Raccolta pile esauste
Precisazione della CRER sulla raccolta delle batterie e pile esauste in merito alla circolare dell’Associazione Giovani Mesolcinesi
L’apposito sacchetto della INOBAT.CH per consegnare le batterie esauste nei punti di vendita. Allegato ad ogni Calendario della CRER (Corporazione dei Comuni del Moesano per la raccolta e l’eliminazione dei rifiuti)
Quello delle batterie o pile esauste, come giustamente sottolineato nel comunicato dell’Associazione Giovani Mesolcinesi, è uno dei settori importanti nello smaltimento dei rifiuti. La loro valorizzazione permette di recuperare delle materie prime importanti quali il ferro, il manganese e lo zinco e di prevenire la diffusione nell’ambiente di alcuni metalli pesanti tossici quali il cadmio e il piombo. Pensare che la raccolta possa e debba essere attuata con o solo con il deposito in appositi contenitori nelle piazze di raccolta dei rifiuti ci sembra però alquanto riduttivo. A tal proposito va ricordato che ogni Comune resta libero di organizzare la raccolta in questa maniera.
Per informazione dell’Associazione Giovani Mesolcinesi forse ancora un po’ “in erba” sul problema e di tutti quelli che utilizzano batterie e pile, ricordiamo che a livello nazionale si è sempre più affermato il sistema di consegna gratuito in ogni punto di vendita di pile o batterie, (tutti i negozi che le vendono hanno l’obbligo di ripresa a prescindere dall’acquisto) esercizio sicuramente per l’utente, contrariamente a quanto asserito nel comunicato citato, almeno altrettanto semplice e comodo quanto quello del contenitore nella piazza di raccolta.
Lo smaltimento delle batterie usate è infatti finanziato da una tassa anticipata (TSA, Tassa di smaltimento anticipata), compresa nel prezzo di vendita di batterie e pile. Per esempio, per le batterie più diffuse (quelle a stilo per uso domestico lunghe 5 cm) la tassa ammonta a 10 centesimi al pezzo. I proventi della tassa sono impiegati per un riciclaggio delle batterie rispettoso dell’ambiente e per aumentare, con campagne di sensibilizzazione, la quota di raccolta.
Su mandato dell’Ufficio federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (UFAM), la società INOBAT gestisce la TSA pagata dai consumatori nel prezzo di acquisto di pile e batterie. INOBAT sostiene la raccolta di pile e batterie mettendo a disposizione contenitori gratuiti (incluse le scatole per la rispedizione dai negozi).
A tal proposito ricordiamo che proprio la CRER lo scorso anno e lo farà pure con il calendario 2019 stampato in oltre 8 500 esemplari e distribuito in ogni fuoco di Mesolcina e Calanca, allega proprio un sacchetto della INOBAT (vedi foto) con l’invito a consegnare le batterie e le pile esauste gratuitamente nei punti di vendita, dal negozio di paese ai grandi magazzini.
Ricordiamo pure che per delle dettagliate informazioni sulla raccolta di batterie o pile esauste si può visionare in internet il sito della INOBAT (acronimo di Interessenorganisation Batterieentsorgung” (in italiano: Organizzazione d’interesse per lo smaltimento delle batterie) anche in italiano, cliccando http://www.inobat.ch/it/index.php