Ragazzi a scuola di sostenibilità ambientale

Di Margherita Gervasoni, da La Voce del San Bernardino (Foto Lino Succetti)

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Un’intera giornata dedicata alla sensibilizzazione delle generazioni future sulle possibili soluzioni al problema dei rifiuti e ai sistemi di smaltimento in uso presso la discarica Tec Bianch della CRER di Lostallo/Sorte. Accolti dal Presidente Graziano Zanardi e accompagnati dai docenti, gruppi di studenti delle scuole moesane si sono alternati per tutta la giornata del 18 ottobre alla scoperta degli impianti, che raccolgono e lavorano le ceneri provenienti dal termovalorizzatore di Giubiasco. 

Nell’ottica di un’organizzazione logistica perfetta e rispettosa del pianeta, i diversi gruppi sono arrivati dalle diverse sedi scolastiche fino a Sorte utilizzando i mezzi pubblici. Ordinati e attenti, gli studenti sono stati accolti dal Presidente della CRER che li ha indirizzati alle quattro postazioni d’interesse predisposte all’interno della discarica. Qui hanno incontrato un responsabile che ha fornito dettagli e informazioni sulle diverse fasi di demetalizzazione delle scorie, stoccaggio delle stesse e delle ceneri lavate provenienti dall’inceneritore e termovalorizzatore di Giubiasco, degli inerti provenienti dalla regione e delle canalizzazioni per le acque di percolazione. 

Una visita completa e dettagliata che ha avuto inizio con la visione dall’alto dell’intera struttura.

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Panoramica della discarica e dell' impianto di demetalizzazione (Foto ott. 2019)

La discarica CRER è in funzione dal 1975 e per circa un quarto di secolo come discarica di rifiuti solidi urbani per tutti i Comuni di Mesolcina e Calanca ha dapprima permesso di liberare i Comuni dalle loro discariche ed è rimasta in funzione per circa una ventina d’anni, senza impermeabilizzazione. 

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Scorcio di depositi solidi urbani per tutti i Comuni di Mesolcina e Calanca portati nelle prime tappe della discarica a Sorte dal 1975 al 2000 (Foto 2009)

In seguito è stata impermeabilizzata e resa più funzionale, ma è solamente dal 2009 ha intrapreso un percorso di ampliamento e trasformazione sempre più importante.  In quell’anno, infatti, ha avuto inizio la collaborazione tra la CRER (Corporazione dei Comuni della Regione Moesa per la raccolta e l’eliminazione dei Rifiuti) e l’ACR (Azienda Cantonale Rifiuti del canton Ticino) che prevedeva il trasporto in discarica delle scorie (da de metallizzare) e delle ceneri lavate provenienti dall’Inceneritore (oggi anche Termovalorizzatore) rifiuti di Giubiasco. 

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(Nel 2018 l’inceneritore-termovalorizzatore di Giubiasco ha prodotto 33’350 tonnellate di scorie grezze e 4’070 tonnellate di ceneri lavatetrasportate in discarica a Lostallo – Sorte. Calcolando che nel primo decennio di attività dell’inceneritore-termovalorizzatore di Giubiasco si sono smaltiti  circa 1'600'000 tonnellate di rifiuti, in discarica  sono state trasportate circa 350'000 tonnellate di scorie grezze (da demetalizzare) e ceneri lavate.

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Impianto di  demetalizzazione delle scorie provenienti dall'inceneritore - termovalorizzatore di Giubiasco (Foto ottobre 2019)

In particolare i ragazzi sono stati poi aggiornati sul funzionamento dell’impianto di de metallizzazione, messo in funzione e gestito dalla Hecor di Lostallo. Il titolare Signor Jean Pierre Haussener si è intrattenuto con i ragazzi e insieme al simpatico e preparato Renè, ha illustrato loro i diversi passaggi per estrarre i residui ferrosi e di altri metalli dalle ceneri dei rifiuti domestici. Su cinque tonnellate di rifiuti domestici inceneriti viene estratta circa una tonnellata di metalli di cui l’8% costituito da ferro che si isola nella maggior parte con un sistema elettromagnetico (grandi calamite che attraggono il metallo). Alluminio, rame e altri metalli vengono, invece, isolati utilizzando il sistema della corrente di Foucault o corrente parassita: all’interno di un nastro trasportatore viene posto un rotore magnetico che, girando a forte velocità, crea un considerevole campo di corrente indotta la quale allontana dal flusso di materiale le particelle di metalli non ferrosi a bassa conducibilità elettrica. Davanti alla crescente montagna di sabbia “pulita”, Jean Pierre Haussener ha spiegato come gran parte dei metalli recuperati vengano acquistati in Olanda per poi essere rivenduti in Belgio, Francia e Italia. Insieme ai ragazzi sono stati osservati anche una serie di oggetti, ancora in buono stato, recuperati nell’operazione di cribbiatura delle ceneri: statuette di varie fogge, vasetti in peltro e persino pezzi di antiquariato come antichi ferri da stiro. 

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La tendenza a sbarazzarsi di oggetti ancora integri è stata messa sotto gli occhi dei giovani che hanno potuto così mettere a confronto la smisurata crescita della montagna di ceneri – che nel 2030 avrà molto probabilmente colmato tutto lo spazio disponibile della discarica- con i poco sostenibili e consapevoli comportamenti della gente. Come ha dichiarato il Presidente della CRER Graziano Zanardi: “il lavoro di sensibilizzazione è fondamentale per migliorare la raccolta differenziata e con il sostegno delle giovani generazioni potremmo sicuramente contribuire a far qualcosa di buono per il nostro pianeta. Ricordiamo che la miglior raccolta differenziata è quella che parte da una minore produzione di rifiuti e dal sostegno di quanto di buono abbiamo tra i prodotti di consumo a km 0.” 

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A nome della CRER Zanardi ha espresso la sua soddisfazione per la positiva adesione da parte delle scuole, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione della giornata informativo-educativa. Da parte loro i ragazzi hanno espresso il loro apprezzamento per le spiegazioni ricevute e anche i più giovani sono stati in grado di produrre riflessioni significative. “Dovremmo smettere di comprare prodotti con troppi imballaggi di plastica e carta” ha detto uno studente della quarta classe di Roveredo e una ragazzina delle terza classe ha continuato: “La mia mamma usa sempre la stessa borsa per fare la spesa: quando è sporca la lava e poi la riusa. Anch’io da grande farò lo stesso perché questa montagna di cenere non mi piace! Preferisco le montagne vere!” 

A proposito dei molti manifesti esposti nell’area della discarica sulle possibilità di riciclo dei rifiuti e sulla corretta differenziazione della raccolta – la cui distribuzione era a cura dell’ACR- molti studenti si sono soffermati a discutere e riflettere tra loro confrontando le informazioni di cui erano già in parte in possesso con quelle proposte. 

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Al termine del tour informativo sono stati distribuiti utili e divertenti gadget oltre a una sana merenda, che la maggior parte dei giovani ospiti ha molto apprezzato. 

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La giornata successiva era dedicata agli utenti adulti e nonostante le condizioni atmosferiche sfavorevoli, il pubblico ha avuto modo di informarsi anche sul Bio riciclo proposto dalla ditta Ticinese Biorecycling, che produce biogas e digestato con i rifiuti organici domestici raccolti. Ultimamente è stata pure realizzata dalla CRER un' importante opera di canalizzazione con un raccordo tra il bacino di accumulo di 250 m3 delle acque di percolazione in discarica ed il collettore della Corporazione depurazione acque della Media Mesolcina ai Piani di Verdabbio. Così  i trasporti di acque di filtrazione con autobotti, su strada fino a Grono, da 1000 a 1500 all'anno, sono cessati.

Altre notizie sulla discarica e sulla CRER in generale e pure il recente servizio del Quotidiano RSI “L’ultimo viaggio dei rifiuti” cliccando sul nuovo sito della CRER: https://www.crer.ch

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